Il mercato ha tre trend
La definizione di trend data da Dow, affermava che un uptrend poteva considerarsi in atto fintanto che ogni rally al rialzo portava a nuovi massimi e ogni correzione finiva su un minimo superiore al precedente. In altre parole, un uptrend dovrebbe svilupparsi secondo una formazione con massimi e minimi crescenti. Un downtrend sarà l’esatto contrario, con massimi e minimi decrescenti.
Le registrazioni del trading dimostrano in molti casi che quando un titolo raggiunge l’apice subirà un moderato ribasso per poi tornare ad avvicinarsi alle cifre più elevate. Se dopo questo movimento, il prezzo subisce un ulteriore ribasso, è possibile che ciò avvenga in misura più consistente.
Down divise i trend in tre categorie: il primario, il secondario e il minore.
Il trend primario ha tre fasi
Le fasi del trend primario sono: fase di accumulazione, fase di partecipazione pubblica e la fase distributiva.
La fase di accumulazione è creata dagli acquisti degli investitori più astuti e informati quando ritengono che tutte le notizie negative siano ormai assimilate nel mercato. Nella fase di partecipazione pubblica, la maggior parte dei trend followers prende posizione, i prezzi iniziano a salire rapidamente e le notizie economiche sono sempre più positive. La fase distributiva si ha quando i giornali riportano notizie societarie sempre più positive e il volume speculativo accelera. E’ proprio durante questa fase che gli investitori più informati, che avevano cominciato ad accumulare proprio quando nessun altro voleva comprare, cominciano a distribuire titoli quando nessuno sembra intenzionato a vendere.
Il volume deve confermare il trend
Down riconobbe al volume un valore secondario, ma tuttavia estremamente importante per la conferma dei segnali dei prezzi. Più semplicemente si può dire che il volume deve espandersi nella direzione del trend primario. Se il trend primario è al rialzo, il volume dovrebbe espandersi e aumentare quando i prezzi salgono mentre, al contrario, il volume dovrebbe diminuire quando i prezzi scendono. In un trend ribassista, si verifica il contrario. Il volume dovrebbe aumentare sul ribasso dei prezzi e dovrebbe diminuire quando i prezzi rimbalzano all’interno del downtrend.
Un trend è in atto fino a che non esiste un segnale definitivo di inversione di tendenza
Questo concetto rappresenta un soldi pilastro per chi segue i trend. Naturalmente non è cosi facile riconoscere i segnali di inversione. Lo studio di livelli di supporto e resistenza, di figure, di linee di tendenza e di medie mobili, è uno degli strumenti tecnici disponibili, che indica quando un trend in essere potrebbe essere in una fase di inversione. Nonostante tutto, le probabilità maggiori sono per la continuità del trend. La difficoltà più grossa sussiste nel riconoscere una normale correzione secondaria in un trend in essere dal primo passo di un nuovo trend nella direzione opposta.
Nella figura 2.3° notiamo come il rimbalzo al punto C non possa toccare il massimo precedente A prima di scendere sotto il punto B. In questo caso, il fatto che esistano due massimi inferiori e due minimi più bassi può dare un segnale di vendita nel punto in cui B viene rotto (punto S). Questa figura di inversione viene definita failure swing. Nella figura 2.3b, notiamo come il rialzo fino a C supera il massimo precedente A, prima di scendere sotto il punto B. Sebbene esista una chiara perforazione del supporto nel punto S1, alcuni sostenitori della teoria di Dow non vi riconoscono un segnale decisivo di vendita, poiché esistono solo minimi crescenti e non massimi decrescenti. Preferirebbero vedere un rimbalzo fino a E, molto vicino a C, poi un altro nuovo minimo sotto il punto D. Di conseguenza , si avrebbe il segnale di vendita nel punto S2, dove sono presenti due massimi decrescenti e due minimi crescenti. Lo schema di inversione nella figura 2.3b viene definito non failure swing. La figura 2.4 mostra lo stesso scenario sul fondo del mercato.
Alcune critiche alla teoria di Dow
In media, circa il 20%-25% dei movimenti viene perso prima che il segnale sia dato e questo, è indice di mancata tempestività dei segnali. Solitamente un segnale d’acquisto della teoria di Dow prende posto solo nella seconda fase di un uptrend, quando un precedente massimo intermedio viene superato. Bisogna però ricordarsi che la teoria di Dow non ha mai voluto anticipare il trend. Il suo proposito era quello di segnalare l’emergenza dei maggiori mercati a rialzo e a ribasso e catturare un’ampia fetta degli importanti movimenti di mercato.